Vogliamo ringraziare Lorenzo e Roberta che ci hanno raccontato la loro esperienza in Africa durante il loro viaggio di nozze in cui hanno avuto la possibilità di conoscere le comunità che seguiamo attraverso i nostri progetti in Kenya.
Ecco la loro lettera:
"Il nostro viaggio di nozze in Africa Sabato
13.05.2023 diventiamo marito e moglie e niente di più azzeccato che un viaggio di nozze in Africa. Viaggio tanto desiderato e atteso da entrambi che per mille ragioni non siamo riusciti a realizzare prima.
Pronti partenza e via, si parte per 10 giorni in Sud Africa con un viaggio turistico avvicinandoci così alla cultura africana per poi arrivare il 27.05.2023 a Nairobi.
Ad attenderci in aeroporto ci sono Suor Sarah e Suor Anna nel loro pulmino bianco e ci rechiamo così a Karen. Durante il tragitto aeroporto- casa ci chiedevamo se saremmo riusciti a farci capire, perché l'inglese lo sappiamo ma siamo fuori allenamento, ma a viaggio finito possiamo dirlo le suore sanno abbastanza bene anche l'italiano, quindi è andata benissimo.
Arrivati alla casa ci viene assegnata la nostra camera e una volta sistemati andiamo a cena. Qui veniamo accolti dalle altre suore e le novizie che con grande entusiasmo hanno cantato e ballato per noi donandoci anche una torta buonissima, un gesto che ci ha emozionati. Dopo cena abbiamo deciso con suor Anna il programma per i giorni a venire.
Il giorno seguente messa, colazione e si parte per Machaka, circa 6h da Nairobi, con due autisti molto gentili e suor Lilian, abbiamo visto coltivazioni di thè e caffè e tantissimi altri campi coltivati. Ci guardavamo attorno incantanti e straniti dal panorama così diverso da quello che siamo abituati a vedere, alternavamo coltivazioni a zone molto povere sovraffollate. Breve tappa a Timau dove conosciamo Sister MariaPia, l'unica suora italiana rimasta, pranziamo assieme e si riparte. Arriviamo a Machaka per ora di cena quindi doccia e via a conoscere le altre suore, veniamo accolti nuovamente con torta, canti e balli a ritmo di tamburin e caiamba.
Siamo andati a letto carichi di emozioni positivi e di voglia di iniziare questa avventura. Machaka è sede di formazione per bambini e ragazze, così l'indomani mattina facciamo un giro tra le classi dei bambini e andiamo a trovare gli orfani che stavano ancora riposando nei loro letti e culle.
Girovagando vediamo anche una stalla con maiali, mucche, galline e conigli e i campi coltivati ma veniamo attirati dal loro modo di stendere a terra i vestiti, poiché essendo ventilato c'è meno rischio di disperdere gli abiti. In accordo con le sisters decidiamo che saremmo stati d'aiuto per la parte del bucato e con i bimbi dell'orfanotrofio e ovviamente con qualsiasi altra attività, ma nella scuola con i bimbi più grandi eravamo elemento di distrazione perché erano così felici di vederci che trascorrevano la maggior parte del tempo a dire 'ciao' ascoltando poco così la maestra, ma tanto con loro avevamo tempo di giocare dopo le 16,00 a scuola finita. Durante il Freedom Day con le ragazze e Sister Giacinta e Lilian andiamo a vedere la foresta poco distante prima di aiutare le novizie a cucinare la cena.
Giorno dopo giorno in noi qualcosa è cambiato e ci sentivamo sempre più parte integrante di quel posto. Una mattina ci hanno chiesto se volevamo andare a visitare l' ospedale di Kiirua, noi molto volentieri abbiamo accettato e preparato lo zaino con un cambio e poco più (che incoscienti!). All'arrivo a Kiirua siamo stati coinvolti in una specie di messa-assemblea nella quale c'erano i vari professionisti dell'ospedale ad accogliere il nuovo parroco e quale momento migliore per essere presentati anche noi. Sister Antony ci ha accompagnato a visitare tutti i reparti dell'ospedale e abbiamo avuto il piacere di aiutare una mamma a scegliere il nome della sua bimba, ed ecco a voi Anita!
Con grande piacere abbiamo notato che l'ospedale, ad oggi, è sviluppato e moderno non molto diverso dai nostri. Sister Mary Agnes inizialmente ci ha chiesto in quale reparto volevamo aiutare, essendo due infermieri, ma durante il pranzo poi le è venuto in mente che aveano in realtà più bisogno per disegnare e colorare la nuova ala pediatrica. Nel pomeriggio inizia la nostra carriera da artisti, iniziamo a dar forma al progetto ma ci rendiamo conto che due giorni non sarebbero bastati e così è diventata una settimana. Dopo aver passato mesi a sentirci solo per telefono finalmente riusciamo a rincontrare Sister Catrine e Sister Gertrude e a trascorrere un po' di tempo insieme. Durante la permanenza a Kiirua abbiamo avuto la possibilità di visitare Meru Country e di essere stati omaggiati di un safari presso LewaPark.
Torniamo per qualche giorno a Machaka dove Roberta si fa fare le tipiche treccine africane e invece con le suore e novizie di Karen siamo stati al mercato di Nairobi e al Resurrection Garden.
Prima di ripartire per l'Italia abbiamo salutato tutte le sisters nelle loro varie sedi, ognuna delle quali avevano organizzato un arrivederci molto affettuoso offrendoci canti e doni che ci hanno fatto scendere le lacrime. A malincuore veniamo accompagnati in aeroporto per prendere il volo verso casa, con l' augurio di tornarci presto.
Lorenzo e Roberta"